Come dire, distinguiamoci dalla folla e creiamo una élite davvero impenetrabile.
Il gedanken experiment - letteralmente: esperimento concettuale - è una pratica introdotta nella fisica da albert einstein (guarda chi ti andiamo a scomodare), consistente nel figurarsi un contesto fisico e immaginare di svolgere in esso un esperimento, tentando di visualizzare, esclusivamente attraverso il ragionamento, i possibili risultati della procedura seguita. Insomma, un esperimento realizzato senza laboratorio, che si sviluppa interamente nella testa dello sperimentatore. Ai profani potrà sembrare una follia, ma in realtà è uno strumento logico e argomentativo di grande efficacia.
E fin qui tutto bene.
Ora arriva la parte in cui i miei amici fisici (maschi) inneggeranno al sacrilegio. Pazienza. Mi difenderò.
Io e le mie amiche abbiamo mutuato questa felice pratica dalla fisica per applicarla alle peregrinazioni mentali tipiche delle femmine.
Come è risaputo, le donne passano buona parte del loro tempo mentale "libero" a farsi film, a sognarsi storie di qualunque tipo che più o meno plausibilmente potrebbero popolare la loro vita quotidiana, a pensare a quell'uomo che ha detto loro quella cosa che voleva senz'altro significare il contrario etc, e a condividere tutte queste loro riflessioni con le amiche.
Si chiamano pippe mentali.
Tutte le donne ne subiscono il fascino, tutte le donne le utilizzano come strumento fondamentale per la comprensione dei maschi.
Tutt'oggi, le conversazioni più interessanti che ho avuto sono interminabili sedute con le amiche passate a riflettere sul perché quello avesse detto una tal cosa a quell'ora, guardandoci in quel modo, sottintendendo certamente quell'altra cosa che alla fine voleva dire che era innamorato pazzo di noi. Se poi la realtà è diversa e non rispetta la sentenza che le donne hanno emesso in proposito, la spiegazione è una sola: lui è proprio uno stronzo.
Sic et simpliciter.
Questo tutte le donne...tranne noi.
Le mie amiche ed io non ci facciamo le pippe mentali: noi facciamo i gedanken experiment.
Quanto siamo fiche.
Ci mettiamo lì, contestualizziamo, analizziamo scientificamente gli atti del protagonista maschio di turno e, attraverso metodi puramente logici, traiamo le dovute conclusioni.
Di nuovo, se queste ultime si rivelano sbagliate è colpa del suddetto maschio, con l'aggravante che, stavolta, il delinquente non si è limitato a violare le predizioni elaborate dalla chimica del cervello femminile, ma ha addirittura violato le leggi della fisica!
Un mascalzone.
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