domenica 1 aprile 2012

perché non credo all'oroscopo

Oroscopo del segno della Vergine per Venerdì 30 Marzo 2012, ascoltato per caso alla radio durante auto-preparazione mattutina (ne parafraso, a scopo polemico, il linguaggio aulico e pretenzioso):

"Giornata senza infamia e senza lode, solita vita lavorativa, un po' di noia negli affetti. Riferimento a curiosi e, apparentemente, insignificanti transiti di pianeti in un fantomatico pezzo di cielo."

Giornata di un esponente tipico del segno della Vergine (l'autrice).

Sveglia alle 5:30 (seguita a rientro nel mondo dei vivi alle 4 del mattino e a un'ora e trenta di riflessioni insonni nel letto).

Colazione e doccia.

Ascolto della radio (e del suddetto oroscopo) durante vestizione, trucco e parrucco.

7:00. Uscita da casa, passeggiata, metro.

8:25. Trenino.

9:00. Arrivo in ufficio.

9:10. Thè e inizio di giornata lavorativamente ed emotivamente monotona.

10:00. Decisione di prendere il toro per le corna e auto-lancio nella gestione delle burocrazie odierne, in particolare nell'ottenimento del nuovo badge di ingresso ai laboratori, concomitante all'inizio del nuovo contratto.

Dalle 10:00 alle 12:00: telefonata all'amministrazione per chiarimenti su situazione inserimento dati. Telefonata ad un'altra amministrazione per verifica compatibilità tra i dati delle due amministrazioni. Scoperta di incompatibilità tra i suddetti dati. Nuova telefonata alla prima amministrazione per investigare mancata sincronizzazione informatica. Rivelazione di inquietanti, nonché attese, carenze documentarie per ultimare la sincronizzazione.
Rapida comunicazione col capo per chiarire la situazione.
Telefonata del capo al personale di cui sopra per tentare indagine più approfondita, con conseguente invito ad una rapida risoluzione del caso. Riflessione della sottoscritta su quanto l'efficacia delle sue telefonate impallidisca di fronte a quella delle telefonate del capo. Autoconsolatorie, nonché divertite riflessioni sulla vita da ultima ruota del carro.

Rientro in ufficio e nuova serie di telefonate.

Felice incontro telefonico con amministrativo efficiente e gentile che, sensibilizzato da rapido racconto vicende mattutine, dalla primavera e dalla Pasqua imminente, offre una forte ipotesi di collaborazione, proponendosi di sorvolare sulle burocrazie e di realizzare il badge prima di ricevere tutta la documentazione del caso, a seguito di patto di sangue con la sottoscritta in cui ella garantisce ricevimento del plico da parte dell'ufficio competente nel giro di due, massimo tre giorni lavorativi (non fa fede il timbro postale).
Momenti di emozione e soddisfazione, prodotti da probabile rilascio di endorfine e neurotrasmettitori del benessere vari, a seguito del compiacimento per l'incredibile risultato ottenuto.
Condivisione del momento con i compagni di ufficio ed espressione di solidarietà da parte di essi.
Rapida ricerca del capo in preda ad entusiasmo per risultato ottenuto, e forte voglia di condivisione di esso con le alte sfere.

Incontro improvviso e inaspettato con il capo per le scale, che blocca sul nascere le parole annunciatrici di vittoria comunicando che:

- l'amministrazione ha telefonato
- è emerso un problema
- l'ultimazione delle pratiche si è rivelata impossibile
- non ci sarà alcun badge
- ...perché probabilmente non ci sarà alcun contratto.

Rapido saluto del capo che corre a prendere a sua volta il toro per le corna al fine di preservare il suo sottoposto dal crudele e beffardo destino che lo attende.

Rapida riorganizzazione delle sinapsi neurali al fine di realizzare quanto appena appreso, e conseguente modifica della propria visione dell'universo.

Telefonata all'amministrativo gentile e collaborativo per bloccare svolgimento di capolavoro gestionale a seguito di drammoni burocratici sopraggiunti.

Passeggiata ad altro edificio del laboratorio per prendere un caffè senza zucchero e consolarsi con alberi in fiore e merli laboriosi.

Rientro nel proprio edificio con faccia evidentemente scossa, rivelata alla coscienza da subitanea domanda di collega gentile e premurosa riguardo all'andamento delle cose.

Sfogo con collega e incoraggiamento da sopraggiunto supporto umano.

Discorso sulle sorti del paese e della ricerca, nonché sulla bellezza della montagna e sull'arricchimento indotto nella vita dai rapporti umani, soprattutto amorosi.

Istantanea interruzione di amena conversazione a seguito di irrompente arrivo del capo che dichiara: tutto risolto, avrai il contratto.

Riconciliazione con l'universo e ulteriore riorganizzazione sinaptica. Protesta delle suddette sinapsi per mancanza di tranquillità in data odierna. Mancanza aggravata dal fatto che è venerdì e il weekend comincia un po' per tutti.

Rapido ritorno in ufficio e riattivazione telefonica di capolavoro gestionale. Definizione appuntamento per produzione finale di badge dello scandalo.

Telefonata di convocazione per il pranzo da parte del capo. Incontro fuori dell'edificio e rinnovata allerta a seguito di telefonata segretaria per comunicare che la sottoscritta è ricercata dall'ufficio dell'amministrativo gentile per rapida comunicazione.

Materializzazione mentale istantanea di scenari catastrofici per cui tutto andrà nuovamente a rotoli in pochi minuti, prodotti probabilmente a scopo doloso da sinapsi rese vendicative da eventi quotidiani.

Nuova telefonata all'amministrazione con animo diviso tra rassegnata accettazione del destino e forte curiosità intellettuale verso gli affascinanti percorsi dell'intoppo.

Scontro con occorrenza surreale a coronamento di giornata dichiarata astrologicamente tranquilla: l'amministrativo mi chiamava solo per informarmi che dopo verranno a disinfestare il mio ufficio dalle formiche.

Pranzo.

Caffè carino.

Nuova telefonata del capo per affidamento documenti essenziali al fine della realizzazione di capolavoro burocratico, che si scopre basato su importanti relazioni internazionali e su forte coinvolgimento di tre dei cinque continenti (se escludiamo le zone artiche).

Ore 14:00. Giro per uffici per distribuzione documenti importanti.

Ore 14:30. Ingresso nell'ufficio di amministrativo collaborativo e gentile e scioglimento commosso e sentito in mille formule di ringraziamento, nonché dichiarazione di amore incondizionato ed eterno nei secoli dei secoli.

Ore 14:40. Uscita trionfale con nuovo badge e contemplazione commossa di esso alla luce del sole di un primo pomeriggio di primavera nei castelli romani.

Ore 17:15. Primo, orgoglioso - nonché sospettoso - utilizzo di nuovo badge per uscire dal laboratorio.

Ore 17:30. Scoperta che la parte difficile della giornata doveva ancora cominciare.

Ore coinvolgenti e generazione di affascinante confusione mentale, ma apprezzamento del benefico effetto di esse sulla vitalità dell'esistenza e sulla sensazione di vivere sul serio.

Ore 23:30. Rientro sotto le coperte mattutine e abbandono a riflessioni su quanto a definire la vita siano solo le interazioni umane, e constatazione divertita dell'impallidimento di ogni vicenda lavorativo/burocratica/pratica di fronte alla "pungevolezza*" dei rapporti tra noi homo sapiens.

Fine della giornata lavorativamente ed affettivamente noiosa. Rapido guizzo nel cervello - ormai posseduto da ignoti meccanismi onirici - di divertita riflessione sulla puntualità dell'oroscopo odierno e sull'eventualità che abbiano confuso l'oroscopo della vergine con quello del toro; riflessione probabilmente prodotta come ultimo atto di ritorsione/riappacificazione da spiritose sinapsi finalmente riconciliate con disgraziata proprietaria.







* avevo bisogno di questa parola, quindi la invento.